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Peace for Paris di Banksy

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Tutto il web questa notte, subito dopo gli attentati, ha iniziato ad esprimere la vicinanza a Parigi, ai francesi.

Anche Banksy, il writer più famoso del mondo, dedica una sua immagine a Parigi colpita dagli attentati. E lo fa mandando un tweet con il simbolo della pace, in bianco e nero, in cui c’e’ una Torre Eiffel.

#PrayForParis 




RÉQUIEM POR PARIS, POR VALERIA

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-RÉQUIEM POR PARIS.
El Universal 15/11/15
Angel Boligan



Pour Paris
Marilena Nardi




"Tra le vittime di Parigi c'è una ragazza stupenda, per anni volontaria di EMERGENCY. Un abbraccio forte alla sua famiglia, agli amici, a tutti quelli che l'hanno conosciuta. Buon vento, Valeria. E grazie per come eri, grazie per il pezzo di strada fatto insieme."
Cecilia Strada





by Pedro Molina



Terrore senza precedenti a Parigi. 129 persone sono morte, 352 i feriti, di cui 99 gravi, in seguito a diversi attacchi simultanei, almeno sei fra sparatorie ed esplosioni messi a segno venerdì sera nel cuore della città. Due italiani sono rimasti lievemente feriti, una risulta irreperibile. La carneficina è stata rivendicata dall’Isis come «l’11 settembre francese ». La paura è cominciata allo Stade de France, dove si stava giocando Francia-Germania, tre le esplosioni all’esterno che hanno provocato diverse vittime e costretto la gente ad aspettare ore, sul campo, prima di poter lasciare la struttura. Il bilancio più cruento è quello del Bataclan, una sala concerto dove i terroristi hanno tenuto in ostaggio centinaia di persone: 87 le vittime. Colpiti bar, ristoranti e centri commerciali. A terra, per strada e nei dehors decine di corpi. Otto terroristi sono morti, ma non è escluso che ci siano dei complici in fuga. «Faremo una guerra implacabile», questo il messaggio del presidente francese Francois Hollande che ha proclamato lo stato d’emergenza. Le frontiere sono aperte, ma è sospeso Schengen. La Francia ha proclamato tre giorni di lutto nazionale.

Moira la regina del circo

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CIAO REGINA DEL CIRCO

di Tiziano Riverso

di Perazzolli


IL NOME MOIRA
Il suo nome di battesimo era Miranda, ma per la sua carnagione scura e gli occhi neri l’hanno sempre chiamata Mora e poi Moira, su consiglio di Dino De Laurentiis, che inventò per lei anche il look con il turbante, diventato iconico. Era nata “per caso” a Codroipo, il paese friulano dove era per le feste di Natale del 1931 il piccolo circo di suo padre, Riccardo Orfei, il celebre clown Bigolon. Sua madre era Violetta Arata, anche lei protagonista del mondo circense. Sotto il tendone si è esibita per la prima volta a sei anni come cavallerizza, poi come virtuosa del trapezio e acrobata, domatrice di elefanti.

DIETRO IL TRUCCO UNA BRAVA SIGNORA
«Le ciglia finte e il trucco, faccio tutto per il circo - raccontava Moira Orfei -, ma sono una donna semplice, non mi dò arie, nel parlare, nei modi. Io sono una brava signora, e basta». L’immagine che sicuramente la consacrò è quella scattata dal grande fotografo Mario De Biasi nel ’53 a Milano, che mostra un “lato b” mozzafiato sotto gli occhi ammirati dei passanti. Foto che venne ospitata al Guggenheim di New York per una retrospettiva dedicata all’Italia, The Italian Metamorphosis.


UN CARAVAN PER CASA
Da 1961 era sposata con Walter Nones, un sodalizio sentimentale e artistico alla base dell’intera azienda fondata sul nome e sull’immagine di Moira. Due figli, Lara e Stefano, che ebbe come nella migliore tradizione un battesimo nella gabbia dei leoni. Sono considerati fra i più importanti artisti di circo italiani della nuova generazione. Per casa un caravan speciale: «Quando si viaggia è largo solo 2 metri e mezzo, quando arriviamo sul posto, si apre idraulicamente e diventa un appartamento largo 8 metri e lungo 24» raccontava muovendosi nelle stanze curate e kitsch, fra pizzi e decori.

IL CIRCO DI MOIRA
Tanti i successi della coppia Orfei-Nones, dalle grandi attrazioni dei primi anni ‘70, come “l’uomo proiettile”, al colossale Circo sul Ghiaccio e numerose le tournée all’estero. Nel 1977 il gruppo rimase bloccato con 100 artisti e 50 animali in quella che all’inizio della tournée si chiamava Persia e alla fine Iran, il Ministero degli Esteri che fece inviare l’Achille Lauro a recuperare personale, animali e attrezzature. Un primato importante è quello di essere stato il primo circo italiano a conquistare, nel 1987, un Clown d’Oro al Festival Internazionale del Circo di Monte Carlo, con un numero di 12 tigri. Del 1989 un altro importante riconoscimento, 2 Clown d’Argento per il numero di animali esotici e per l’alta scuola presentati dai figli.

GLI ANIMALI
Alle critiche degli animalisti, la “regina degli elefanti” rispondeva con una frase: «Chi critica la presenza di animali al circo vuole farsi solo pubblicità, perché chi ama gli animali li tiene con sé. Io adoro gli elefanti, hanno l’intelligenza di un bambino di quattro anni. Pensate che uno costa 160 mila euro, perché dovrei trattarlo male?».

IL CINEMA
Soprattutto da giovane ha interpretato oltre 40 film, alcuni impegnati con Vittorio Gassman, Marcello Mastroianni, altri divertenti con Totò e la coppia Ciccio Ingrassia e Franco Franchi, diretta da registi come Lattuada, Visconti, Germi, De Sica. Vviene ricordata dal pubblico soprattutto per i colossal all’italiana, i vari Maciste e Ursus tanto di moda negli anni ‘60/’70. La sua ultima apparizione sul grande schermo è del 2003 quando interpretò brevemente se stessa nel film Natale in India.

TOTO’ INNAMORATO E UNA CELEBRE FOTO
Tra i divi del cinema aveva un gran numero di corteggiatori. In un’intervista in occasione dei suoi 80 anni raccontò: «Ho lavorato con Mastroianni ed era un gran signore, Gassman uguale. Erano tutte persone perbene. L’unico che mi ha fatto un po’ di avance è stato Totò, che si era innamorato di me, e mi disse: “Se vieni sul letto con me, io ti accarezzo solo, non ti faccio niente, però ti regalo un appartamento...”. Eh... si era insomma sbilanciato, per cui mi chiesi che cosa potessi dirgli per non offenderlo. “Guardi, principe, se non fossi cosi´ innamorata di mio marito verrei subito con lei...” gli risposi».
fonte La Stampa

Jonah Lomu

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the game they play in heaven
David Rowe



È morto all’età di 40 anni il rugbista neozelandese Jonah Lomu, leggenda degli All Blacks. Ne dà notizia la Federazione di rugby della Nuova Zelanda: «Jonah era una leggenda del nostro gioco, amato dai suoi tanti fan sia qui che in tutto il mondo - ha detto l’a.d. della federazione Steve Tew -. Non abbiamo parole, i nostri pensieri e sentimenti vanno alla sua famiglia». Nel rugby c’è un prima e un dopo Jonah Lomu: il tre quarti ala è stato la prima vera superstar globale della palla ovale, che la sua enorme popolarità aiutò a far conoscere ben oltre gli appassionati tradizionali (che già non erano pochi). (continua)

Da All Black a All Black
Mondo Cana

Iran: arrestato il cartoonista Hadi Heidari

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#france #franceattak #hadiheidari #hadi_heidari #crime #francecrying
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Iranian political cartoonist Hadi Heidari was taken into custody by government agents at his newspaper, Shahrvand, on November 16.  The arrest was made shortly after Heidari posted a cartoon of solidarity with Paris following terrorist attacks there.  The arresting agents were reportedly members of the Islamic Revolutionary Guard Corp.
Heidari’s lawyer told Reuters news agency that the artist has been taken to Tehran’s Evin prison to serve the balance of a suspended prison sentence imposed for cartoons critical of his government.  “He was convicted two years ago for his cartoons and was sentenced to one year in jail,” lawyer Saleh Nikbakht told Reuters.  Heidari, his lawyer said, has served a month of that one-year sentence.
Over the last 20 years Hadi Heidari has cartooned for a variety of Iran’s pro-reform newspapers.  In 2009, according to the International Campaign for Human Rights in Iran, he spent 17 days in jail for “collusion against national security.”  In 2010 he was jailed for two months for “propaganda against the state.”  In 2012 Heidari’s newspaper at the time, Shargh, was banned and Heidari taken to court after a cartoon critical of Iran’s leadership was published.
In recent weeks a number of Iranian journalists, artists and rights advocates have been jailed on charges of being Western “infiltrators.”  More than 20 users of the social-media app Telegram were arrested and charged by Iran’s Islamic Revolutionary Guard Corps of “insulting Iranian officials” and “satire” in the last week.
Committee to Protect Journalists regional coordinator Sherif Mansour has said, “Iran’s jails are already packed with journalists who are facing spurious charges for the simple act of voicing criticism or independent views.”
CRNI Director Robert “Bro” Russell: “Hadi has been and will continue to be a fine and responsible cartoonist and social commentator.  We followed his troubles with the authorities a number of years ago when he responded with calm and patience.  We hope he will be released soon, with a minimum of damage . . . to the credibility of the Revolutionary Guards.”


The short URL of the present article is: http://cartoonistsrights.org/yVsY2


lebanon #insta_lebanon #hadi_heidari #hadiheidari #crime #terrorism #war
NOTIZIA:
Il Cartoonist Iraniano Hadi Heidari è stato arrestato per aver disegnato questo cartoon in solidarietà della Francia colpita dagli attentati del 13 Novembre.
COSIDERAZIONI TRA QUESTA NOTIZIA E I MEDIA ITALIANI:
In questi giorni tutti i più importanti giornali d'Europa e degli USA riportano la notizia dell'arresto di Hadi, la notizia è stata diffusa grazie soprattutto al passaparola tra Cartoonists di gran parte del Mondo.
Nessun giornale Italiano fino ad oggi ha riportato la notizia anche se sono stati informati, per loro è più semplice e sbrigativo ridurre tutto ai minimi termini....Islamico= Terrorista, troppo complicato per loro verificare, analizzare, o forse è che manca proprio la sensibilità per la sorte di queste persone.
E pensare che fonti del governo Iraniano immediatamente dopo le stragi di Parigi , rilasciarono dichiarazioni ufficiali di condanna degli attentati, questo a mio modo di vedere contrasta con l'arresto di Hadi.
Qualcuno potrà pensare che con tutto quello che sta accadendo la sorte di Hadi è insignificante; allora vorrei mettere all'attenzione il fatto che già nel 2009 Hadi venne arrestato solo per aver partecipato ad una veglia di preghiera per le vittime della repressione accaduta quello stesso anno, anche allora grazie ad alcuni sfigati cartoonist di mezzo mondo la notizia venne diffusa da tutti i giornali mondiali, questo servì a fare pressione su l'Iran e Hadi venne rilasciato (naturalmente nessun cenno di notizia sui media Italiani).
Per chi ancora non l'avesse capito , è il silenzio che permette che persone come Hadi rimangano in carcere.
Non mi faccio illusioni , ma almeno quando mi guardo allo specchio non mi faccio schifo, nel mio piccolo posso dire di aver provato a cambiare qualcosa, come non mi illudo perchè so che molti neanche leggeranno questo mio post, e probabilmente apparirò ridicolo, ma sto bene con me stesso.
Paolo Lombardi


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L'appello per la sua libertà


Ho fatto questo cartone animato quando è stato arrestato nel 2009. speranza sarà rilasciato immediatamente
Firux Kutal

Se verrà la guerra, ...

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Se verrà la guerra,
Marcondiro'ndero
La guerra  è dappertutto,
Marcondiro'ndera
La terra è tutta un lutto,
chi la consolerà?

Parigi.

Parigi
Mauro Biani



A la guerre comme a la gueule

di Nadia Redoglia

Guerra!? Gli anni settanta (solo venticinque anni dopo il secondo conflitto mondiale) a guerra aggiunsero “fredda”. Fu proprio quell’aggettivo a metterci i cuori in pace per decenni nonostate fossero proprio quei decenni a dare la partenza alle olimpiadi per la corsa agli armamenti…

E mentre noi in Largo Occidente avevamo i cuori in pace, peraltro ringalluzziti, accentuati, euforici da boom economico senza precedenti, in Medio Oriente l’Unione Sovietica faceva guerra all’Afghanistan: territorio pregiatissimo perché miglior corridoio in assoluto per ogni traffico (legale e no) tra oriente e occidente. Ed è per questa ragione che gli Stati Uniti foraggiarono i mujāhidīn (l’etimo è jihad, oggi sinonimo di terrore, ma all’epoca per noi alleati di quegli States significava solo patriottismo, resistenza al nemico) contro i sovietici…

Oggi martoriati dalla mattanza del 13 novembre 2015 con quale coraggio (o peggio rabbia e orgoglio) possiamo ancora parlare di “guerra fredda”? Quella era GIA’ la terza guerra mondiale! Ed è perciò che proprio da lì saremmo dovuti partire per riflettere e dunque ragionare… Dopo quella ogni conflitto assunse tutt’altra natura, forma, ma soprattutto (potere della semiotica) tutt’altro nome, il più paradossale in assoluto: missioni di pace. L’incipit fu l’ 11 settembre 2001.

Da quel dì il pianeta (a sua insaputa?) inanellò guerre (pardon, missioni) di pace mondiali senza più tener conto dell’ordine numerico, ma col principale obiettivo d’elevare in espressione numerica il valore dei G ovvero Grandi della Terra fino ad arrivare al possesso di (sedicente) onnipotenza assoluta. Quella, per capirci, che Bush dichiarò di possedere il 12 settembre 2001 dichiarando guerra al (ex amico) figlio di Ladino sotto forma di: “infinite jiustice” poi cambiato in “enduring freedom” perché non era bello, non stava bene paragonarsi a Dio -per quanto di fatto sentirsi- nomando quella missione “giustizia infinita”…

E siamo all’oggi di Hollande che dichiara guerre (da qui alla modifica della Costituzione simile alla nostra quanto ad art. 11). Dichiara guerra a quale Stato? Isis Is Isil Da ish (acronimi stranieri che in italiano fanno “stato islamico)? Non è dato sapere perché per noi onnipotenti quello stato manco esiste, in quanto solo accozzaglia, per quanto potente, di terroristi più spietati. Tuttavia ciò che ci viene comunicato/trasmesso fin dalla fine di quel venerdì maledetto non si discosta per nulla dal tutto ciò che ci venne comunicato/trasmesso (a posteriori imposto) da quel maledetto martedì 11 settembre 2001…

Veramente siamo così certi d’essere noi invincibili onnipotenti? I fatti non solo ci smentiscono, ma sembra, a brutto muso (guele ), che vogliano invitarci a moderare il becco (guele) per ritrovare valori d’umiltà e d’umana specie.

Lo scopriremmo solo vivendo, ma con “quei” terroristi e “con questi” noi non è più vita ciò che ci viene imposto di tracciare perché libertà e democrazia da tempo -e oggi più che mai- sono solo formali così come formale è il termine “guerra”…

17 novembre 2015


Chiamata alle armi
Al parlamento riunito a Versailles Hollande chiede di cambiare la Costituzione e proclama: «La Francia è in guerra. La Ue intervenga con noi». Al G20 gli stessi Paesi che hanno finanziato l’Isis decidono sanzioni contro se stessi. La vignetta di oggi per il manifesto
Mauro Biani



Fatto
Mauro Biani


 Le parole
Muro Biani


Le domanda e l'offerta
Mauro Biani



Il cambiamento
Mauro Biani

Madonna!

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... Madonna
di Tiziano Riverso


Madonna!

di Nadia Redoglia
La regina del pop, a differenza di molti suoi colleghi, non ha rinunciato alla sua tournée in giro per il mondo. Il titolo (Rebel Heart) in effetti già la dice lunga. Per ciò che riguarda il tour italiano: tre serate tutte a Torino! La prima del 19 è stata un successo grazie alla strepitosa pop star, ma quell’altro l’ha surclassato: il controllo antiterrorismo capillare, cioè sui fans uno per uno (muniti di biglietto e carta d’identità alla mano se no stavi fuori) e uno per uno sui loro involucri al seguito. Un astuccio pur anche di rossetto finiva nelle centinaia di cesti-spazzatura attrezzati ad hoc. Tra i 12mila attesi, circa mille non si sono presentati (resoconto tra biglietti venduti e presenti ai tornelli) ché la psicosi ha prevalso, inoltre c’è da mettere in bilancio chi c’era, ma solo perché non è riuscito a rivendere il biglietto.

Chapeau dunque all’organizzazione per la sicurezza. La sensazione però di “messi alla prova” ovvero di “cavie torinesi” è molto forte: è andata, in ogni caso è andata perché tutto è proceduto bene, quanto a sicurezza. Quanto a tutto il resto, no. E’ infatti impensabile sostenere PER SVAGO, specie a fronte di parecchie decine/centinaia d’euro spesi- a differenza dell’Expo praticamente gratis negli ultimi due mesi- ore di coda, accampamenti, ritardi di ore sull’evento, peraltro pur passibile all’ultimo momento di cancellazione.

E’ ciò che sta accadendo oggi. Sia chiaro: a ragione!

Ma ha da essere ben chiaro molto altro: tutto quanto culturalmente (cultura è ciò che racchiude tutti noi a 360°) legato ad aggregazione con centinaia/migliaia di nostri simili, oggi ha da ritenersi associato a pericolo.

E’ botta tremenda per l’umano essere perché il suo DNA non è compatibile con l’individualismo, nonostante internet e intranet si diano e si siano dati un gran daffare per dimostrarne il contrario…

21 novembre 2015


madonna
BY PETAR PISMESTROVIC, KLEINE ZEITUNG, AUSTRIA  -  2/18/2005




non riusciranno a chiuderci in casa
Tiziano Riverso

Paris 13 November 2015

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November 13    Bernard Bouton
September 11, January 7 and now November 13...
16 Nov 2015



The curtain   Marco De Angelis
13 Nov 2015




Darknes in the City of Light   Predrag Srbljanin
14 Nov 2015


Pierre Ballouhey


Paris Attack    Osama Hajjaj
14 Nov 2015

Plantu


Dead in Paris   Alex Falcó Chang
13 Nov 2015



Parigi sotto attacco ~ Vauro 14/11/2015
#Parigi #ParisUnderAttack #ParisAttacks #PrayforParis #parigiinfiamme



Massacre in Paris Doaa Eladl 13 Nov 2015




Paris:The war at home   Paolo Lombardi
14 Nov 2015


The brain of terrorist    Vladimir Kazanevsky
The brain of terrorist.
14 Nov 2015


Same roots
UBER





NOT WAR!
ELENA OSPINA


Casualties of War    Miguel Villalba Sánchez (Elchicotriste)
Nuff said.
--


Boligan


La France en deuil   Anne Derenne
14 Nov 2015


V A' LA JEUNESSE DE PARIS
Jean-Charles de Castelbajac_

25 Nov - Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.

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25 /11/2015
Giornata contro la violenza sulle donne
Day for the Elimination of Violence Against Women

Enough!    Doaa Eladl (Egypt)
stop the violence against women
25 Nov 2015





Day for the Elimination of Violence Against Women    Vilma Vargas (Ecuador)
In my country, six of out 10 ecuadorian women suffer some form of violence.
25 Nov 2015


Stoning    Shahid Atiqullah (Afghanistan)
Stop stoning and the violence against women
25 Nov 2015



Stop alla violenza sulle donne
CeciGian (Italia)
http://cecigian.blogspot.it/


Macho trap    Alex Falcó Chang (Cuba)
Macho trap.
24 Nov 2015




Violencia contra la mujer-PxMolinA (Nicaragua)


No violenza
Riverso


No alla violenza
Silvia Ziche



Firuz Kutal




Fonte Ansa: 
Il 25 novembre, Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, non è una data a caso. E' il ricordo di un brutale assassinio, avvenuto nel 1960 nella Repubblica Dominicana, ai tempi del dittatore Trujillo. Tre sorelle, di cognome Mirabal, considerate rivoluzionarie, furono torturate, massacrate, strangolate. Buttando i loro corpi in un burrone venne simulato un incidente. Non sempre, non ovunque, le cose sono cambiate da quel giorno: basti pensare alle bambine dell'India che quasi ogni giorno vengono stuprate e uccise, ma anche a casa nostra, dove la violenza contro le donne è spesso nascosta in ambito domestico.

   La Giornata è stata istituita dall'Onu con la risoluzione 54/134 del 17 dicembre 1999. La matrice della violenza contro le donne può essere rintracciata ancor oggi nella disuguaglianza dei rapporti tra uomini e donne. E la stessa Dichiarazione adottata dall'Assemblea Generale Onu parla di violenza contro le donne come di "uno dei meccanismi sociali cruciali per mezzo dei quali le donne sono costrette in una posizione subordinata rispetto agli uomini".

   I dati dell'Onu rivelano che il 35% delle donne nel mondo ha subito una violenza fisica o sessuale, dal proprio partner o da un'altra persona. Il rapporto sottolinea anche che due terzi delle vittime degli omicidi in ambito familiare sono donne. Nel mondo solo 119 Paesi hanno approvato leggi sulla violenza domestica e 125 sul 'sexual harrassment' (le molestie a sfondo sessuale). Dalla ricerca Onu arriva anche la conferma che prosegue la discriminazione in ambito lavorativo tra uomini e donne. I tassi di disoccupazione rimangono piu' elevati per le lavoratrici, e le donne occupate a tempo pieno nella maggior parte dei Paesi hanno uno stipendio che va dal 70% al 90% di quello dei colleghi maschi.

   E in Italia, secondo i dati Istat di giugno 2015, 6 milioni 788 mila donne hanno subito nel corso della propria vita una violenza fisica o sessuale. Si tratta del 31,5% delle donne tra i 16 e i 70 anni, quasi una su tre. Ma se negli ultimi 5 anni sono leggermente diminuite le violenze fisiche o sessuali, aumenta invece la percentuale dei figli che vi assistono.

   Per combattere il fenomeno sul campo fondamentali sono i Centri Antiviolenza. L'utilizzo dei fondi stanziati dal governo per tali strutture di protezione delle donne vittime non risulta sempre chiaro. E' infatti una mappa con molti buchi neri quella presentata di recente da DonneCheContano, piattaforma open data ideata da ActionAid in collaborazione con Dataninja, in occasione dell’incontro “Sulla violenza voglio vederci chiaro” organizzato con Wister (Women for Intelligent and Smart Territories) e D.i.re (Donne in Rete contro la violenza). Solo sette amministrazioni locali (Veneto, Piemonte, Puglia, Sardegna e Sicilia, Firenze e Pistoia) fanno sapere in modo chiaro e trasparente come stanno utilizzando i fondi. Per altre amministrazioni, i dati sono frammentari, deducibili reperendo altri atti amministrativi (Abruzzo) o per via del numero ridotto di strutture presenti (Valle d’Aosta e Basilicata). Per il resto delle Regioni non è stato invece possibile reperire alcun dato.

In Italia non mancano le leggi per combattere la violenza contro le donne, disciplina ulteriormente rafforzata dal Decreto Legge 93 del 2013 sulla violenza di genere, convertito nella Legge 119 del 15 ottobre 2013.  Serve ora pero' una rivoluzione culturale, a partire dalle scuole. "Ma per costruire una nuova cultura - spiega Cotrina Madaghiele, presidente dell'Associazione Genere Femminile - servono modelli, leggi, educazione, protezione. Oggi c'è una maggiore presa di coscienza femminile, ma molta violenza si agita nel sommerso, non segnalata per paura o scarsa consapevolezza. La violenza domestica è molto più diffusa di quanto si pensi. Resta nella sfera privata in gran parte invisibile e sottodenunciata".

   Con la Legge n. 107 di luglio 2015, è stata introdotta la previsione dell'educazione alla parità tra i sessi nelle scuole di ogni ordine e grado. E' per questo che, secondo Associazione Genere Femminile, è necessario "prima di tutto, di promuovere nei programmi scolastici l'educazione alle relazioni non discriminatorie e il rispetto delle differenze di genere.

  I centri antiviolenza in Italia

Write for Paris: Contest letterario e Mostra di fumetti

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Write for Paris
Contest letterario e Mostra di fumetti


 “Ultimo minuto. Cosa stavo facendo prima che mi uccidessero”: è questo il titolo del contest letterario indetto dalla Scuola Internazionale di Comics a seguito dei tragici avvenimenti avvenuti a Parigi lo scorso 13 novembre.
La Scuola invita tutti a cimentarsi in questa difficile tematica per scuotere le coscienze anestetizzate dai filtri degli schermi televisivi. Il contest è aperto a tutti (esclusi gli iscritti alla Scuola Internazionale di Comics). Il racconto deve essere di massimo 1800 caratteri (spazi inclusi) e dovrà essere inviato entro il 20 dicembre 2015.
L’autore del migliore racconto potrà partecipare gratuitamente al corso di Scrittura Creativa anno accademico 2015-2016 presso la sede di Roma.
Sempre pensando ai fatti di Parigi, nella sede di Roma della Scuola è stata allestita la mostra di fumetti e illustrazioni dal titolo “Oriente e Occidente” che rappresenta un monito all’unione e alla solidarietà fra territori che anche se separati dai mari e da diverse culture condividono lo stesso cielo.

La mostra è ad ingresso libero e durerà sino al 22 dicembre. Si potrà visitare presso i locali della Scuola Internazionale di Comics all’indirizzo Circonvallazione Ostiense 80 (metro Garbatella) nei seguenti orari 10:30-12:30 e 15:30-18:30  .


Contatti:
https://www.facebook.com/scuolacomics/?fref=ts

Karika n° 75

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Dalla Croazia la rivista Karika n°75:

Best regards,
Zdenko Puhin, General Secretary HDK/CCA



Download the recent issue

KARIKA no: 75 in PDF.

Roma: "Di colomba ce n'è una sola"

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Da Repubblica

"I caricaturisti e disegnatori di tutto il mondo ci ricordano che l'umile colomba della pace, con le sue candide piume, rappresenta la speranza per una migliore qualità della vita per tutti gli abitanti della terra". Il Premio Nobel per la Pace Rigoberta Menchù commenta la mostra "Di colomba ce n'è una", rassegna curata e organizzata da Julio Lubetkin, ideatore del Festival Internazionale di Humor Grafico, che si tiene dal 28 novembre al 20 dicembre a Roma, a Palazzo Corsini nella Villa Doria Pamphilij. La mostra, che si svolge all'interno dell'evento multimediale "Il Grande Canale della Pace", consta di di 80 vignette raffiguranti la colomba della pace, disegnata dalle migliori matite umoristiche del mondo, tra cui Altan, Bucchi, Quino, Bozzetto, Staino e molti altri. Il progetto nasce con l'obiettivo di dare voce all'arte di tutto il mondo contro la guerra e la distruzione
26 novembre 2015

Alcune delle 80 vignette, della mostra, inaugurata ieri pomeriggio:
Marco De Angelis

Lucio Trojano

Altan

 Bertolotti e De Pirro

Quino


Bruno Bozzetto


Bucchi



Contemori



Kemchs

Rousso



"....C'è tanta gente che se diverte a fare piangere 
l'umanità...noi dobbiamo soffrire per divertirla ..."
Totò
disegno di Lido Contemori



locandina disegnata da Marilena Nardi


Alcuni artisti presenti all'inaugurazione
Da sin. Luca Bertolotti, Andrea Pecchia, Lucio Trojano, Marco De Angelis, Julio Lubetkin (foto Bertolotti).
la mostra
Gli 80 autori in ordine sparso:
Crist, Quino, Amorim, Bucchi, Biani, Bonil, Biratan, Cackmak, Zlatovsky, Molina, Ospina, Tabarè, Nardi, Pecchia, Boligan, Alcuri, Limura, Sabat, Rousso, Kap, Ozer, ozbek, Jablonovsky, Talarico, Kazanchev, Oswaldo, Smajic, Ares, Contemori, Yavuz, Volas, Turcios, Kulinich, Ajubel, Forges, Cornè, Mosquera, Kosubukin, Desioglu, Langer, Liberati, Staino, Maramotti, Yayo, Passepartout, Origone, Tincho, Kemchs, Pilozo, Penwill, Katz, Alimov, Pohle, Neama, Fuglevicz, Bendziecha, Emad, Zevallos, Brosz, Aragones, Belortaja, Furnier, Magnasciutti, Trojano, Balaban, Maicas, Perini, Palomo, Isca, Bruna, Bozzetto, Vannini, Bertolotti e De pirro, Altan, Mello, De Angelis, Kazanevsky, Marini, Kutal, Riber.




Il Grande Canale della Pace®è un progetto internazionale che ha l’obiettivo di dare voce all’arte di tutto il mondo contro la guerra.
Il progetto, nato a Venezia a maggio 2015,  sbarca ora a Roma con l’obiettivo ambizioso di renderla la capitale mondiale dell’arte contro la guerra.
La prima edizione del GCDP romano, con il patrocinio del Comune e del Ministero dei Beni Culturali, sarà una rassegna ampia e articolata di eventi artistici: mostre, concerti, spettacoli, letture, rappresentazioni. Un percorso di un mese all’insegna della cultura e dei diritti umani, con l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico e renderlo un attivo e partecipe messaggero di pace.
Il Grande Canale della Pace®,
1a Edizione di Roma, Villino Corsini di Villa Pamphilj, 28 novembre - 20 dicembre 2015
il sito



Fittipaldi, Nuzzi e la giustizia vaticana

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Il caso Fittipaldi - Nuzzi
Tiziano Riverso
Fittipaldi Nuzzi: non sharia, ma ria sì  

di Nadia Redoglia
Nel novembre 2000 papa Wojtyła promulgando la nuova “Legge Fondamentale” (Costituzione di soli 20 articoli ferma al 1929) dello Stato della Città del Vaticano, abolì definitivamente la pena di morte, praticata abbondantemente dallo Stato Pontificio ante patti lateranensi. Un’idea possiamo farcela andando a rilegger di mastro Titta  (er boja de Roma  che in ogni genere di supplizio – mazzola, squarto, forca, ghigliottina – mostrò sempre eguale abilità) che prima d’ogni esecuzione si confessava e comunicava.

L’art.1 della Carta sancisce: Il Sommo Pontefice, Sovrano dello Stato della Città del Vaticano,  ha la pienezza dei poteri legislativo, esecutivo e giudiziario. A fronte di questo, i restanti 19 si rivelano pure troppi.

Se poi consideriamo che il Papa, oltre a essere il sovrano di quello Stato, è altresì Pontefice della Chiesa cattolica (probabilmente fu proprio l’enciclica «Evangelium vitae» del 1995 che portò Giovanni Paolo II ad abolire pur come sovrano di Stato la pena di morte), le “cose” assumono doppia sacralità che è termine di profonda valenza anche per laicità di Stato. Se così non fosse si parlerebbe (seppur grossolanamente) di teocrazia e non pare proprio il caso di giungere a trattar di sharia vaticana!

Il processo penale dello Stato Vaticano contro i due giornalisti Fittipaldi e Nuzzi sta (velocissimamente) procedendo a botte di vaticani codici penali per diritto e procedura  che, a dir poco,  annichiliscono il diritto italiano e pur quello internazionale. Ed è qui che rientra in ballo la “Legge Fondamentale” per 20 articoli. Quella è base di tutti i codici delle leggi.

Che possiamo aspettarci dunque da soli 19 articoli, pianeti ruotanti attorno al Sole del primo articolo che tutto fa e tutto può?!

Giusto questo: che il sovrano di quello Stato indossi la veste di Pontefice della Chiesa, peraltro in prossimità del giubileo di misericordia, e conceda dunque questa agli imputati…

28 novembre 2015



Portos


Dopo i provvedimenti per la fuga di documenti emessi nei confronti della lobbista Francesca Chaoqui e di Monsignor Vallejo Balda, le autorità giudiziarie vaticane indagano sugli autori dei libri "Via Crucis" e "Avarizia". Ipotesi di reato: "concorso in divulgazione di notizie e documenti riservati" -
 See more at: http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Vatileaks-2-Il-Vaticano-indaga-Nuzzi-e-Fittipaldi-c2835530-cbd5-464e-9fe2-d78d41508acd.html

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Vatileaks 2015

Zerocalcare censurato

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da Popoff



Nelle settimane scorse la censura aveva attaccato il popolare fumettista Zerocalcare, attivo nella piattaforma solidale Rojava Calling a sostegno della Staffetta romana per Kobane, presente sul territorio curdo con iniziative che vanno dal trasporto di aiuti, economici e sanitari, alla preziosa campagna di controinformazione. Il motivo? La vignetta che aveva disegnato e pubblicato denunciava i cruenti fatti di Cizre, cittadina all’estremo sud-est della Turchia, e per questo veniva oscurata dai guardiani di Facebook senza tante spiegazioni. Forse, il brutale massacro subito a settembre dalla popolazione civile nella cittadina del Kurdistan turco da parte dell’esercito del presidente turco Recep Tayyip Erdoğan avrebbe potuto essere un dettaglio molto scomodo per il governo e per gli alleati occidentali; gli stessi infatti che si servono del regime turco in qualità di strategico avamposto militare e campo di prigionia destinato ai profughi curdo-siriani.




Nota:

"Cizre, estremo sud-est della Turchia. Il 4 Settembre 2015 un provvedimento dichiara lo stato di emergenza: viene imposto il coprifuoco 24 ore su 24. Nessuno può uscire di casa. Non c’è acqua né corrente elettrica, i cellulari non funzionano. La città è isolata dal mondo. Comincia l’assedio".

GB: Political Cartoon of the Year 2015

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Fonte http://www.ellwoodatfieldgallery.com/index.php















Congratulations to the 2015 winners.
Winner:
Political Cartoon of the Year 2015 – Peter Brookes, The Times

Runner up:
Political Cartoon of the Year 2015 – Bob Moran, Daily Telegraph

Winner:
Political Cartoonist of the Year 2015 - Steve Bell, The Guardian

Ellwood Atfield was delighted to host the Political Cartoon of the Year Awards on 1st December, celebrating the UK’s National Newspaper cartoonists.

The tragic events in Paris highlighted the important role political cartoonists play in terms of maintaining freedom of speech and a free press, in our country and around the world.

We would like to thank Tim Benson, founder of the Political Cartoon Gallery, UK’s National political cartoonists, and our sponsors Instinctif Partners and Heineken for helping us organise this year’s awards.

Voting is now closed and the winner of The Political Cartoon of the Year and the Political Cartoonist of the Year was announced on the evening of 1st December 2015.

Thank you to everyone who voted, supported, and attended this year’s awards, and of course to all the incredibly talented entrants and winners.

- See more at: http://www.ellwoodatfieldgallery.com/#sthash.GOS9HzE7.dpuf


Nota:
Il voto di Fany era per Adams









*****
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GB: Political Cartoon of the Year 2014


Vote for British Political Cartoon of the Year Awards 2014
and the GB:Political Cartoon of the Year 2013



GB : Political Cartoon of the Year for 2012 

GB: Political Cartoon of the Year 2011


GB: Dave Brown vince il "Political Cartoon of Year 2010"



Buduar 30

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© dell'autore

Scusate il ritardo.

COPERTINA DI GIANFRANCO UBER

Siamo arrivati al numero 30. 

Nei nostri pensieri doveva essere un numero celebrativo: per i successi ottenuti dai nostri amici collaboratori nei vari concorsi internazionali, per la festa a Feco-France a Forte dei Marmi e per la nuova impostazione grafica del nostro magazine.
Non avevamo però considerato il fattore tempo. Tutto quello che avevamo in mente, che abbiamo sperimentato ci ha portato via molto tempo e all’improvviso ci siamo accorti di non averne. Buduàr è un prodotto artigianale, fatto “a bottega” con tanta passione ma poca “forza lavoro”.

E così vi ritrovate sul monitor un malloppo di “solo” 100 pagine, privo di molte rubriche che ci hanno accompagnato fin qui, privo di molti autori che per forza di cose sono rimasti parcheggiati nel nostro hard disk. Si tratta di avere ancora un mese di pazienza. Torneranno tutti.

Mentre stavo preparando questo sofferto numero, inoltre, ci sono arrivate due tristi notizie: Graziano Braschi, storico fondatore con il Gruppo Stanza, della rivista Cabalà e Gianni Burato ci hanno salutato per l'ultima volta.
Inaspettatamente, come troppe volte succede.
A Graziano dedichiamo  qualche pagina su questo numero e la rubrica "Humour mon Amour" tornerà regolarmente dal prossimo numero. Per Gianni, ci stiamo lavorando.
Avevamo previsto l'uscita della sua copertina per novembre, l'aveva fatta dopo la nostra richiesta, inviandola a Dino accompagnata da qualche riga :
"Come promesso eccoti un bel divano!Lavora tu l'immagine perchè io non sono capace.Ci ha fatto tanto piacere conoscerti e conoscere tutti voi!Appena ho un po' di tempo ti mando anche qualcos'altro, intanto un abbraccio grande!"
Abbiamo fatto come richiesto, lavorato sull'immagine  e preparato la copertina.
Ora vogliamo vedere come farà a farci sapere se il lavoro è venuto come voleva lui.
Ricambiamo l'abbraccio grande consegnandolo a Iaia, la sua metà da sempre.

Leggi Buduàr 30
Il giornale è sfogliabile usando gli appositi tasti di navigazione in basso a destra di ogni pagina.
E' anche possibile sfogliare clikkando col mouse o usando il dito (su palmari e smartphone) e trascinando la pagina a destra, sinistra o in basso.



Disegni su Buduàr n.°30:
1) Ritratto di un impiegato del Comune di Sanremo
2) i Cannopennini
Buduàr, emerito almanacco dell' arte leggera, reduce da premi e riconoscimenti urbi et orbi, è come sempre esuberante e generoso:
http://www.buduar.it/buduar30/
Lido Contemori

IL MONDO DI GIO, CRIS & RICKY di Giovanni Beduschi

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IL MONDO DI GIO, CRIS & RICKY

Sottotitolo: Strisce comiche di vita quotidiana 
Autore:       Giovanni Beduschi 
Collana:      Piccola Biblioteca del Sorriso
FESTINA LENTE EDIZIONI


DESCRIZIONE
Prendete un papà di nome Gio, poi prendete una mamma di nome Cris, quindi aggiungete un figlio dall’aria sbarazzina di nome Ricky, amante di dinosauri, iguane e similari, e il mix è fatto.
All’apparenza potrebbe sembrare una famiglia normale, ma poi, con la lettura, si scoprirà un figlio filosofo a sua insaputa e con un sense of humour travolgente, un marito-papà che, oltre a essere degno di nota per il suo prorompente e caratteristico nasone a pera, è anche un grande pasticcione e, infine, una mamma-moglie che, come le sue amiche, cerca conferme nel consorte, inevitabilmente disilluse, al proprio ideale di principe azzurro.
Chi leggerà questo libro non potrà
dunque non ritrovarsi nelle piccole grandi storie quotidiane di Gio, Cris & Ricky; la loro, infatti, non è una famiglia da carosello, tutta rose e fiori, ma una famiglia che, come la maggior parte delle famiglie reali, ha i suoi problemi di coppia, di lavoro, di scuola e di amicizia, problemi che qui, tuttavia, sono sempre contornati da un pizzico di bonaria ironia per strappare a ogni lettore un grasso e grosso sorriso.

Giovanni Beduschi, cartoonist, caricaturista, vignettista, autore satirico e organizzatore di eventi umoristici, dopo il diploma di grafico pubblicitario e dopo aver vissuto per anni a Milano, per meglio dedicarsi all’umorismo ha scelto di abitare nella ridente Brianza. Collabora con vari giornali e ha al suo attivo diverse pubblicazioni tra cui: Il vangelo secondo Silvio, Codice della coppia, Re di coppia o due di picche, 5 anni di salto agli ostacoli. Ha ricevuto importanti riconoscimenti tra i quali il David per l’illustrazione, il Premio Forattini e lo Spirito di Vino per la satira. Ama, con l’aiuto di alcuni amici disegnatori, raccontare le tecniche del fumetto ai ragazzi delle scuole e lo si può trovare facilmente nelle piazze italiane intento a disegnare caricature e vignette, per regalare a tutti, con garbo e ironia, una scusa per sorridere.



Debutto in grande stile per il libro Il mondo di Gio, CRis & Ricky sabato 12 dicembre 2015. 
cliccare qui per ingrandire img
Il libro, del noto cartoonist mantovano-milanese-brianzolo (leggete la sua nota biografica nella scheda del libro e capirete il perché di questa definizione) Giovanni Beduschi, verrà infatti presentato al pubblico per la prima volta sabato 12 dicembre presso l’Oxy.gen di Bresso (Mi), l’avveniristica struttura, dedicata alla cultura e alla ricerca, dalla caratteristica forma di bolla d’aria che sembra quasi galleggiare sull’acqua.
L’incontro, che ha il patrocinio del comune di Bresso, dell’ente Parco Nord Milano, della Fondazione Zambon Open Education e di Zambon farmaceutici, oltre al saluto delle autorità, tra cui il sindaco di Bresso, Ugo Vecchiarelli, e il presidente del Parco Nord Milano, Ugo Manni, vedrà la scanzonata partecipazione dell’autore, Giovanni Beduschi appunti, e dell’editore, moderati – si spera – dalla giornalista Clara Amodeo, nonché la partecipazione straordinaria dell’attore e regista Leonardo Pieraccioni, che al libro ha prestato da fumettare un suo racconto.





Roma: Disegni del Salone Internazionale del Umorismo di Piracicaba (1974 | 2015)

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Ambasciata del Brasile a Roma

Inaugurazione

Mostra do Salão Internacional de Humor de Piracicaba

42 desenhos
uma retrospectiva
1974 | 2015

15 dicembre 2015| 19h00

Ambasciata del Brasile in Italia
Palazzo Pamphilij | Piazza Navona
ROMA



Cara Fany
Allego le informazioni in esclusiva per il tuo blog importante.
Si tratta di una retrospettiva del 1974-2015 del Salone internazionale del Umorismo di  Piracicaba, che si apre il 15 dicembre presso l'Ambasciata del Brasile a Roma. La mostra sarà aperta fino al 16 Gennaio, 2016.

Testo associato Rosangela Camolese
Comunale azione culturale Secretaria de Piracicaba

Sono 42 diseños che saranno esposti a Roma.
Tra gli artisti selezionati sono Laerte Coutinho, Chico Caruso, Angeli, Luiz Ge, Alcy e alcuni dei più riconosciuti autori internazionali del settore come il russo Yuri Kussobokin e il cubano Angelo Boligan.
Tra le opere esposte sono i momenti più significativi di umorismo grafico nazionale ed internazionale con pezzi storici Il re era vestita, la Laerte o Kussobokin personaggio taglio questioni di giornali e trasformarle in proiettili per uccidere le idee. Opere che sono passati nel corso degli anni e sono stati perpetuati nell'immaginario sociale come altamente rappresentativo dell'universo di umorismo e raffiguranti momenti importanti della vita politica in Brasile e in tutto il mondo.
I visitatori della mostra riceveranno libri e cataloghi, come i proiettili non uccidono le idee, Cáxara di Forfe, Risadaria Salon Humour, coordinato dal Presidente del Consiglio Consultivo, Adolpho Queiroz in collaborazione con Leticia CIASI, Evaldo Vicente Paulo Bonfá e Jairo Meireles de Matos .
La camera abbiamo visto edificio dal 1974, ha avuto come precursori Sale Mackenzie / SP e Luca, Italia, nel 1973. E 'stato a Lucca che Zelio Alves Pinto e Alvaro Moya, i riferimenti fondamentali della zona e gli amici della sala oggi, stabiliti i contatti che hanno trasformato il nostro Studentato Internazionale.
 Italia esegue altre manifestazioni simili come a Cuneo, il Eurohumor; Foligno Humor Fest; il Festival Internazionale di Grafica Umoristica di Roma; la Biennale Internazionale di Tolentino; Trento Mood Sala; Sala Marostica Humor; Vercelli Biennale di Humor; Sala Bordhigera; Palazzetto dello sport Humor in Ancona, tra gli altri.
Con grande orgoglio, io sarò accanto al sindaco Gabriele Ferrato partecipare a questo momento storico e certamente con il sostegno dell'ambasciata e del Senato, aprendo le porte a nuovi contatti e le future collaborazioni con saloni e artisti italiani.
Orgoglioso anche perché Rizzolo, Camolese, Ferrato, Righetto, Lungo, Colonese, Françoso, Queiroz e tanti altri discendenti di italiani, fondatori di questo lavoro collettivo portare il nome della città per i quattro angoli del mondo si celebrerà una delle culle della civiltà occidentale, Roma, un momento unico della cultura Piracicaba.
Quali gesti e azioni di queste dimensioni continuano ad ispirare il governo per ospitare tale evento scala. Egli publiciza arte, discute con umorismo i conflitti quotidiani, rende più morbida la nostra cultura e aumenta la divulgazione della città, rendendo il nostro lavoro di costruzione del padiglione, un impegno che ingrandisce Piracicaba.

La ringrazio molto per la collaborazione.
Colgo l'occasione per augurarvi tanta felicità e umorismo nel 2016.
abbracci
Francisco


Il testo integrale

Salone Umore con poco senso di Piracicaba

Rosangela Camolese
Secretária Municipal da Ação Cultural.
Quando abrirmos as portas da Mostra do Salão Internacional de Humor de Piracicaba, no dia 15 de dezembro, terça feira, às 19 h, na Embaixada do Brasil em Roma, uma seleção de trabalhos premiados ao longo dos 42 anos de existência do mais antigo salão de humor do mundo, estaremos fincando os pés num dos países que tem maior tradição nesse segmento.
 O evento será conduzido pelo Embaixador do Brasil naquele país, Ricardo Neiva Tavares no Palácio Pamphilij, na Piaza Navona, que com sua equipe escolheu pessoalmente os mais representativos trabalhos vencedores para compor a mostra, que lá ficará até 16 de janeiro de 2016.
A iniciativa de levar a exposição a Roma, foi do Senador ítalo brasileiro Fausto Longo, um dos fundadores do Salão e contou com a colaboração da nossa secretaria da Ação Cultural e da equipe do CEDHU, Centro Nacional do Humor Gráfico, que deu suporte às deliberações da Embaixada quando da seleção e envio das obras selecionadas para esta importante mostra internacional.
Abro aqui um parêntese para dizer que quando estive em visita à Embaixada em Roma, ao lado do nosso senatori, lá descobrimos um fato que liga este edifício a Piracicaba. A placa que marca sua aquisição registra Mario Dedini e Lino Morganti como beneméritos daquela casa brasileira. Uma feliz coincidência que ratifica nossa quase eterna ligação com a Itália.
Voltando à exposição, entre os artistas selecionados estão os brasileiros Laerte Coutinho, Chico Caruso, Angeli, Luiz Gê, Alcy e alguns dos autores internacionais mais reconhecidos no campo como o russo Yuri Kussobokin e o cubano Angel Boligan.
Entre os trabalhos expostos estão os momentos mais significativos do humor gráfico nacional e internacional, com as peças históricas O rei estava vestido, da Laerte Coutinho ou o personagem de Kussobokin cortando matérias de jornais e transformando-as em balas para matar ideias. Obras que atravessaram os anos e perpetuaram-se no imaginário social como altamente representativas do universo do humor e que retratam momentos importantes da vida política no Brasil e no mundo.
Os visitantes da mostra receberão livros e catálogos, como Balas não matam ideias, Cáxara de Forfe, Risadaria no Salão de Humor, coordenados pelo presidente do Conselho Consultivo, Adolpho Queiroz em colaboração com Leticia Ciasi, Evaldo Vicente, Paulo Bonfá e Jairo Meireles de Matos.
O Salão que vimos construindo desde 1974, teve como precursores os Salões do Mackenzie/SP e de Luca, na Itália, em 1973. Foi em Lucca que Zélio Alves Pinto e Álvaro Moya, referências fundamentais na área e amigos do Salão até hoje, estabeleceram os contatos que transformaram nosso Salão em Internacional.
 A Itália realiza outros eventos similares como em Cuneo, o Eurohumor; o Foligno Humor Fest; o Festival Internacional de Humor Gráfico em Roma; a Bienal Internacional de Tolentino; o Salão de Humor de Trento; Salão de Humor de Maróstica; Bienal de Humor de Vercelli; Salão de Bordhigera; Salão de Humor Esportivo em Ancona, entre outros.
Com muito orgulho, estarei ao lado do prefeito Gabriel Ferrato participando deste momento histórico e certamente, com o apoio da embaixada e do Senado, abrindo portas para novos contatos e parcerias futuras com salões e artistas italianos.
Orgulhosa também porque Rizzolo, Camolese, Ferrato, Righetto, Longo, Colonese, Françoso, Queiroz e tantos outros descendentes de italianos, fundadores desta obra coletiva que eleva o nome da cidade aos quatro cantos do mundo, estarão celebrando num dos berços da civilização ocidental, Roma, um momento singular da cultura piracicabana.
Que gestos e ações deste porte continuem a inspirar o poder público a abrigar evento de tal porte. Ele publiciza a arte, problematiza com humor os conflitos diários, torna nossa cultura mais suave e eleva a divulgação da cidade, tornando nosso trabalho de construção deste Salão, um compromisso que engrandece Piracicaba.

São 42 trabalhos que ficarão expostos em Roma, na embaixada do Brasil, entre 15 de dezembro a 15 de janeiro de 2016.

Attenzione proposta shock bipartisan pro slot machine

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Slottando slottando
Il Fatto Quotidiano ha riportato una notizia di quelle che ci dovrebbero rallegrare tutta la settimana.
Un emendamento firmato da PD, NCD e Forza Italia, propone di elargire fino a 600 milioni ai Comuni più virtuosi nell'installare nuove Slot Machine. Avete capito bene, non nel disinstallare ma
nell'installarne di nuove!
L'allegria dovrebbe scaturire dal fatto che vuol dire che i soldi non mancano in barba a chi teme per il futuro delle pensioni.
Passerà l'emendamento? Questione di fortuna (e non solo).
Gianfranco Uber



Quando ho ricevuto la vignetta di Uber non ci volevo credere, ma ecco qui sotto il pezzo


Slot, proposta bipartisan: fondo fino a 600 milioni per Comuni che installano più videopoker
Un emendamento firmato da Forza Italia, Ncd-Udc e Pd promette "100 milioni l’anno da redistribuire alle giunte in misura proporzionale al numero dei punti di raccolta del gioco presenti nel proprio territorio". Mantero (M5s): "Ci avevano già provato in Senato"
di Ferruccio Sansa | 4 dicembre 2015
Un premio da 100 a 600 milioni ai Comuni che mettono più slot machine. Firmato Forza Italia, Ncd-Udc e Pd. Matteo Mantero, deputato Cinque Stelle, se lo aspettava: nel mare di emendamenti alla legge di Stabilità sarebbero spuntati quelli graditi ai signori delle slot machine. “E infatti è puntualmente avvenuto, a firma dei deputati Alessandro Pagano (Area Popolare Ncd-Ucd), Federico Massa (Pd), ma soprattutto di Alberto Giorgetti (Forza Italia). È incredibile, appena venti giorni fa ci avevano provato in Senato, con un emendamento alla Stabilità presentato dal democratico Giorgio Santini”, spiega Mantero. Aggiunge: “Si chiedeva, in sostanza, di uniformare i regolamenti regionali e comunali, che danno fastidio alle concessionarie, alle norme statali”. Ma la protesta ha fatto ritirare l’emendamento: “Quello era un tentativo di usare il bastone contro comuni e regioni che osano frenare le slot. Adesso ci riprovano con la carota. Cioè finanziamenti a pioggia per i comuni con più macchinette”.
(continua)



Del resto tutto ciò ha una sua logica, Uber denunciava già la presenza nella legge di stabilità 2016 di aprire ventiduemila nuove slot machine. Ma dove si possono aprire?
Comuni virtuosi fanno risparmiare i negozi senza slot  in tasse sui rifiuti, e così bisogna incentivare i cattivi comuni.
Riflettete amici del blog, riflettete.






martedì 20 ottobre 2015
UN ALTRO MIRACOLO
Nella Legge Stabilità 2016 passa anche il bando per l'autorizzazione all'apertura di ventiduemila nuove slot machines! Il previsto contemporaneo aumento del prelievo fiscale non giustifica per nulla un provvedimento che va in direzione opposta alla tanto reclamata lotta al gioco d'azzardo.
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Parigi : Emergenza Clima - COP 21

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Climate Emergency: Willpower    Paolo Lombardi
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02 Dec 2015

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Paris Climate 2015...!!!!
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climate summit
BY JOEP BERTRAMS, THE NETHERLANDS  -  6/10/2015




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